È fumata bianca: la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) entra ufficialmente a far parte dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Dopo oltre 7 anni di attesa, è scattato il Semaforo verde: la trattativa tra i presidenti delle Regioni e il ministero della Salute non è stata semplice, ma, alla fine l’intesa c’è stata ed ha portato a “liberare” circa 550 milioni di euro, di cui 502,3 dedicati alla specialistica ambulatoriale e 47,6 destinati all’assistenza protesica.

I nuovi tariffari, rispettivamente uno per la specialistica e uno per la protesica, aggiornano i servizi garantiti omogeneamente su tutto il territorio nazionale ed entreranno in vigore il 30 dicembre 2024 dopo una lunga attesa e molti passi indietro. Il provvedimento, infatti, era atteso sin dal 2017, anno in cui fu pubblicato il Dpcm che li ha aggiornati. Nel 2023 si era ben sperato, in seguito all’annuncio del ministro della Salute Schillaci, ma, poi, a gennaio 2024 le contestazioni – in particolare dei laboratori e dei privati accreditati, sull’inadeguatezza dei prezzi assegnati a singole prestazioni – si sono protratte fino alle battute finali che hanno portato all’approvazione.

Dunque, a partire dal 30 dicembre, si cambia musica. Se è vero che il nuovo decreto sulle tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica sarà applicabile a partire dal 30 dicembre 2024, si prevede che le prescrizioni emesse entro il 29 dicembre 2024 relative a codici e prestazioni, anche in esenzione, contenute nell’elenco della specialistica ambulatoriale saranno erogabili, si legge nell’accordo, “con le relative tariffe entro e non oltre 12 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni del presente decreto, prorogabili di ulteriori 6 mesi, secondo le specifiche tecniche indicate per la trasmissione elettronica delle prescrizioni mediche dematerializzate, nell’ambito del Sistema Tessera Sanitaria”.

Oltre alla PMA, rientreranno nell’aggiornamento dei Lea anche le prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; le prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini; l’enteroscopia con microcamera ingeribile; gli screening neonatali. Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono a una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia.

Tra le prestazioni per l’assistenza protesica, si annoverano, inoltre, ausili informatici e di comunicazione; apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.