L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera l’infertilità una patologia e la definisce come l’assenza di concepimento dopo 12/24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non protetti.
La Pandemia ha contribuito – e non poco – alla cristallizzazione del decremento demografico italiano. Se già fiocchi rosa e fiocchi azzurri latitavano prima, oggi la crisi delle nascite è ancora più radicata (per saperne di più leggi qui).
C’è da evidenziare che il drastico calo delle nascite dipende da diverse condizioni dove si inserisce anche un incremento dell’infertilità sia maschile che femminile.
Uno stile di vita più sedentario, le diagnosi tardive di patologie infettive, il varicocele, possono essere la causa dell’incremento dell’infertilità maschile.
Qualche numero
In assenza di fattori di infertilità, circa l’80% delle coppie concepisce entro 1 anno di regolari rapporti sessuali non protetti. Tra coloro che non concepiscono entro il primo anno, circa la metà lo farà nel secondo anno (90% circa di concepimenti entro 2 anni). Resta quindi un 10% di coppie potenzialmente fertili in cui non si ottiene il concepimento dopo 2 anni di tentativi.
La fertilità femminile diminuisce con l’età, mentre l’effetto dell’età sulla fertilità maschile è meno chiaro. In assenza di fattori di infertilità, entro un anno di tentativi, il 75% delle donne all’età di 30 anni avrà un concepimento che porterà a una nascita, il 66% all’età di 35 anni e il 44% all’età 40 anni.