Un percorso, tante figure 

Il percorso di diagnosi e terapia dell’infertilità e di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per la coppia può essere estremamente intenso (per saperne di più leggi qui). E non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico. La varietà delle diverse figure professionali coinvolte, poi, a sua volta potrebbe essere motivo di confusione e stress. Qui, vogliamo proporre un semplice elenco, che spiega le diverse competenze e perché esse sono importanti. Resta fondamentale capire con il Clinico di fiducia a chi rivolgersi e quando.

Ginecologo

Lo sappiamo: è questo, di solito, il primo specialista che viene contattato. Con lui viene condiviso l’iter diagnostico, si discutono i risultati relativi agli esami prescritti e viene valutato il percorso più adatto. È il ginecologo poi la figura operativa che applica la tecnica di PMA più opportuna e che segue la coppia dal primo all’ultimo step, coordinando anche gli interventi di tutti gli altri specialisti coinvolti

Andrologo/Urologo

La stretta collaborazione con il ginecologo è importantissima. Questa professionalità valuta infatti lo stato di salute del partner maschile, inizialmente attraverso esami del liquido seminale ed una visita andrologica. Può poi disporre maggiori accertamenti per verificare la causa della infertilità maschile. Il suo ruolo è poi essenziale qualora vi sia azoospermia – assenza assoluta di spermatozoi nel liquido seminale – e la necessità, dunque, di provare a recuperare chirurgicamente gameti maschili direttamente dai testicoli per procedere con la fecondazione

Endocrinologo

Uno specialista che gioca un ruolo chiave, qualora all’interno della coppia esistano delle patologie endocrine e, dunque, di natura ormonale, al di fuori del campo strettamente ginecologico o andrologico. Parliamo per esempio di quelle legate alla tiroide o al metabolismo. Anche lui può disporre esami specifici e prescrivere terapie

Embriologo

È lui che lavora dietro le quinte. Il suo luogo di azione è il laboratorio. Si prende cura dei gameti maschili e femminili, prima, e degli embrioni, poi. Molta l’attenzione da prestare: qualità dell’aria, temperatura, illuminazione ed efficienza di tutte le apparecchiature devono sempre essere tenute sotto controllo. È un biologo o un biotecnologo. Magari la coppia lo incontra meno, ma può comunque talvolta cercare di porgli delle domande per comprendere meglio la procedura utilizzata e le scelte conseguenti e scoprire un mondo incredibile

Genetista

Il genetista può raccogliere una accurata storia genetica della coppia e definire se vi sia il rischio di trasmettere una malattia genetica all’embrione. In tal caso può consigliare, dopo opportuni accertamenti, quale sia la più adeguata tecnica di Diagnosi Genetica Preimpianto (DGP). La DGP può identificare l’embrione migliore da trasferire ed evitare il trasferimento di embrioni che potrebbero essere affetti da malattie gravissime o ad alto rischio di aborto (Diagnosi genetica di malattie monogeniche o riarrangiamenti strutturali)1.Una volta instaurata la gravidanza può suggerire i test prenatali adatti al caso in oggetto

Infermiere e ostetrica

Sono sempre presenti, seguono tutto il percorso, hanno il compito, spesso, di fare da fil rouge tra tutte le figure preposte. Costituiscono davvero un punto di rifermento importante, anche a livello umano, per la coppia

Psicologo

Già di per sé diventare genitori è una bella sfida. Se poi sussistono difficoltà nel concepimento, l’ansia e lo stress possono diventare un problema. Il couselling di coppia aiuta a mantenere un atteggiamento aperto e senza pregiudizi verso il futuro e cogliere così le prospettive ulteriori, con consapevolezza e serenità2

Nutrizionista

Siamo quello che mangiamo, tanto più in gravidanza o se si cerca un bimbo. È importante capire che non esistono alimenti che “aumentano” la fertilità, ma molti nutrienti la tutelano e sono indispensabili per un buon sviluppo dell’embrione. Comunque, nel corso di un trattamento di PMA valgono le regole di una “normale” gravidanza. Niente alcol, o stop a specifici alimenti che possono contenere mercurio, come alcuni pesci3. Per saperne di più, clicca qui.